sabato, maggio 25, 2019

STORIE DI UN TEMPO PASSATO. La Ninfa d'Acqua.

STORIE DI UN TEMPO PASSATO. 
La Ninfa d'Acqua.


Durante una delle mie solite passeggiate nel bosco decisi di variare il mio percorso uscendo dal sentiero, dopo un'ora di cammino mi imbattei in uno stagno ove un cervo si stava abbeverando.
Fui colpito da una figura alquanto insolita, si potrebbe dire eterea, si trattava di una fanciulla d'acqua, forse una ninfa.
Ella non parlava, non aveva altra voce che la propria anima, era intenta ad accarezzare il muso di quel cervo lasciando come prova di quel dolce tocco qualche goccia di rugiada.
D'un tratto percepì la mia presenza e mi stupì elargendo il sorriso più puro e sincero che si possa immaginare.
Il cervo se ne andò e non restammo che io, il sommesso suono dello stagno smosso da un sussulto delicato di vento e la Fanciulla d'acqua, trasparente, attraverso la quale si vedeva oltre.
Con quel suo sorriso così delicato e curioso sembrò invitarmi ad avvicinarmi, credo non avesse mai visto altri esseri viventi oltre agli animali del bosco.
Senza quasi accorgermene, stregato da quella bellezza così pura mi ritrovai seduto su un masso ai piedi del ruscello, lei continuava incuriosita a fissarmi, sorridendomi anche con quei suoi occhi di rugiada, occhi che non avrebbero potuto conoscere alcun male, era come se la sua essenza comunicasse direttamente con la mia anima.
Il sole stava ormai volgendo la giornata al suo termine, gentili bagliori di giallo ed arancione ondeggiavano nello stagno e si riflettevano su quell'incantevole creatura.
Non resistei oltre al suo fascino, come mosso da una malìa avvicinai timidamente ma senza possibilità di potermi frenare le mie labbra all'acqua delle sue, chiusi gli occhi, la baciai, sfiorandola appena.
Il sole ci abbandonò lasciando il posto alla sera ed anche ella si dissolse con un lieve fruscio, ritornando un tutt'uno con lo stagno.
Rimasi immobile, con il cuore lacero di dolore, avevo profanato quel che di più puro avesse mai abitato il mondo.

Alle labbra bagnate si aggiunse una lacrima e con l'anima a pezzi mi allontanai sentendo in sottofondo il canto, come un pianto dei grilli e delle cicale.

1 commento:

Unknown ha detto...

L adoro stupenda... Fa emozionare.