lunedì, settembre 18, 2006

Non So...o forse si?


Il sole era appena spuntato all'orizzonte, le prime luci dell'alba si affacciavano timide riflettendosi sul mare cristallino, una forte calma mi circondava, sabbia, intorno a me come un letto confortevole pronto a massaggiare le angosce e le paure insite nel mio cuore...ma come sono arrivato a stare così?...proprio non lo so.Una leggera brezza accarezza il mio viso rinfrescandomi dal caldo estivo, il sole si è alzato, mi guarda col suo grande occhio giallo dall'alto, sembra dirmi "Guardami, guarda come splendo, io sto quassù tra gli astri celesti, illumino la galassia, mi rifletto sulla luna, vi do vita, vi riscaldo, sono un immensa fonte di energia...e tu chi sei invece? tu che godi della mia luce...non vali nulla..."
Bah...sto di nuovo delirando, pensieri scoscesi, una valanga di catastrofici pensieri che si annullano l'un l'altro, altri che prendono forza vicendevolmente...solitudine, cerco la mia solitudine in un mondo che non accetto...in un mondo che non mi accetta...non riesco a star dietro alla gente, i discorsi, gli argomenti...li ho finiti tanti anni fa, mi sento svuotato, son l'ultima goccia di un limone spremuto...l'ultima goccia acida...ma quanta dolcezza e profondità vi è per chi più a fondo sa portare avanti lo sguardo...istrice spinoso irto di aculei, cavaliere dalla corazza annerita dalle fiamme di un drago...ci vuole tempo, ci vuole pazienza per conoscermi...per sopportare ciò che sono diventato.
Da pochi giorni ho conosciuto una ragazza particolare, in un sito improbabile...rimarrà probabilmente solo una conoscenza in internet, scritte che si susseguono, interessanti, ma nient'altro che scritte...forse starai leggendo questi miei deliri, forse ti stai chiedendo cosa voglio da te, cosa posso fare per te...forse invece preferisci non chiederti nulla, aspettare i miei movimenti con calma profonda...una donna che appare come un oceano blu intenso, profondo, acque in attesa di navi popolate da giovani esploratori, che rischiano di sprofondare in un vortice di freddo glaciale alla prima burrasca...chissà se io, marinaio di ventura posso affrontare tali tempeste...non capisco se ti poni aspettative nei miei riguardi...io sono abituato a non aspettarmi nulla dalla gente, aspettarsi qualcosa il più delle volte corrisponde a delusione, rimarrai delusa se lo fai...non aspettarti nulla e vivrai con serenità apprezzando le piacevoli sorprese che può riservarti la vita...
Io mi aspetto il peggio...da me, dal mondo, dal nulla che mi circonda e percuote il mio spirito...eterna lotta tra le forze contrapposte che vivono al mio interno, devo cercare di essere più ottimista e quando avrò paura...quando avrò paura mi lascerò attraversare da essa, una volta che passerà con furia implacabile non rimarrà più nulla, aprirò gli occhi e guarderò in faccia la desolazione che ha creato.

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