Ricordi quando al calar della sera
eram soliti accompagnar l'aere coi nostri canti?
Rendevam la madre terra sì fiera,
ed i passanti: ignari astanti.
V'era gioia dal lago al monte,
ché le lucciole si radunavan,
come in guerra gli spari al fronte,
di bagliori illuminavan.
Ed io a cercar mesto,
chi quell'ode avesse apprezzato.
Ma non fu l'applauso a farmi pesto;
bensì un piede mi ha calpestato.
La lapide è pietra ignota, si scorge appena un graffio.
Se il mio nome ancor ricordi, orsù, dillo;
così che il titolo sia l'epitaffio.
« Qui giace colui che fu tutto e non fu niente:
Lascio una lira, mancanze, ed un sogno ricorrente. »
Il grillo.
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