martedì, febbraio 11, 2020

La mente durante l'attesa

Bieco e tetro scorre il tempo, così severo e ingiusto, senza recar con se nessuna lieta novella,
né un sospiro, né un sussulto e nemmeno un sorriso giungono volte a recare serenità nell'animo.
Capita assai di rado l'ipotesi di trovare un'anima affine, qualcuno di così similare da poterci parlare come se in due fossimo uno.
Eppur le ansie da bambino ritornano a bussare con grandi rintocchi sulla porta dell'ansia:
"E se il mio interesse fosse visto come pressione? Se la mia curiosità fanciullesca non fosse presa di buon grado ma come turbamento?". 
Il tempo continua a scorrere nella sua clessidra spietata e nulla avviene, ci si limita in solitudine a lasciarlo passare cercando di perdersi tra le note di melodie che però risultano assai vacue ed insolute, così prive di fondamento.
L'illusione è un'animale affamato ed insaziabile, lo spettro della speranza muta e sussurra all'orecchio instillando dubbi e vecchie incertezze, non si può godere l'attimo poiché la vita ha già deciso ma a noi non è dato sapere se non nell'esatto attimo in cui avviene, cogliendoci perennemente impreparati, come neonati in fasce, in posizione fetale e forse sono proprio questi miei pensieri a rendermi sbagliato.


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